28 febbraio 2008

Collasso

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Autore: Jared Diamond
Argomento: saggio antropologico-ambientale
Voto: 9 Essenziale

Diamond riesce ancora una volta a spiegare temi complessi in maniera semplice e con una approccio assolutamente scientifico e non ideologico. In "Collasso" si analizzano società antiche e moderne ed i modi in cui queste società si sono approcciate con il loro ambiente di insediamento. Lo sfruttamento ambientale, i mutamenti climatici, i rapporti con i popoli vicini e le scelte più o meno razionali, portano i popoli a decidere il loro futuro. Successo o collasso, tutto dipende da come l'uomo riesce, in principio, a comprendere i problemi ed, in seguito, a trovare i giusti metodi per risolverli. Dagli insuccessi dei Vichinghi in Groenlandia, dai massacri del Ruanda, dai casi di due paesi gemelli come Haiti e la Repubblica Dominicana, in cui politiche diverse hanno portato ad esiti diametralmente opposti, fino a i problemi odierni in grandi paesi come Cina o Australia dobbiamo ricavare gli insegnamenti per evitare future catastrofi. Dai successi degli islandesi, o del Giappone possiamo invece apprendere come l'uomo abbia la possibilità di affrontare e risolvere le sfide ambientali e sociali. Peccato per la scarsa cura della edizione italiana, ma questo libro è una lettura essenziale per capire da dove veniamo e dove stiamo andando.

12 gennaio 2008

Mondo Senza Fine

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Autore: Ken Follett
Genere: Romanzo Storico
Voto: 4 Tanta Bella Carta (Straccia)

Premetto che sto recensendo un libro che non sono sono riuscito a finire per il disgusto.

Ho letto 518 pagine su 1366 e penso di poter già trarre le mie conclusioni su quest' attesissimo sequel de "I Pilastri della Terra".

Il libro non è che una epopea stile Beautiful (si proprio il telefilm che va in onda da più di 20 anni su Canale 5) ambientata nel Medio Evo.

La storia, fin dove sono arrivato, è banalissima: i buoni sono sfigati ed i cattivi sono belli, ricchi e fortunati.
Il tutto condito da una ottima narrazione, in questo Follett è molto bravo, e da una bellissima ambientazione medievale con tanto di paesino rurale, gilde di commercianti, conti, baroni, monaci, contadini che amoreggiano (le scene di sesso si susseguono senza sosta), litigano, si ammazzano, ecc...
C'è pure il bis-nipote di Archimede che inventa qualcosa di nuovo ogni tre minuti.

Se tanto mi da tanto, il proseguo della storia sarà altrettanto banale: arriverà una calamità naturale, una pestilenza o qualcosa del genere che rovescia tutti gli equilibri: i buoni diventeranno fortunati belli e ricchi, mentre i cattivi moriranno tra grandi agonie o diverranno brutti e poveri, in un tripudio di sesso sfrenato (come nella prima parte del libro).

Insomma neanche perdo il tempo a finire questo tomo che comunque farà sempre la sua bella figura nella mia libreria, rivaleggiando in grandezza con i vocabolari di italiano e latino.

Sarà che i sequel sono sempre deludenti, ma da Follett mi aspettavo qualcosa di meglio!

20 novembre 2007

La Torre Nera

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Autore: Stephen King
Genere: Romanzo epico-avventuroso
Voto: 7,5 (una degna conclusione per una saga epica)


Fare un commento, su quest'ultimo capitolo della saga della torre nera, è spiacevole come raccontare agli amici le proprie vacanze appena terminate.

Ho impiegato quasi tre anni per terminare questo lungo viaggio leggendo tutti i sette libri, alcuni meravigliosi, altri un po' meno.

Nell'ultimo capitolo si possono trovare tutti i pregi ed i difetti dei primi sei.

King ha voluto scrivere un libro epico, con chiari riferimenti a Tolkien -la compagnia, la missione, il sacrificio, la lotta tra il bene ed i male e pure Mordred mi ha ricordato molto la figura di Gollum- con la bellissima ambientazione pseudo-futuristica-western-psicologica che è la vera genialità insita nella serie della Torre Nera.

Ci sono però anche i difetti: in certe parti il libro risulta veramente noioso e prolisso, quasi ridondante.
Si sarebbero potute tagliare almeno 2-300 pagine senza perdere l'atmosfera epica del racconto.

Il finale poi lascia alquanto perplessi, cosa che, a dire il vero, succede molto spesso nei libri di King.

Dovendo dare un giudizio a questo finale delle avventure di Roland di Gilead, devo dire che non mi ha convinto pienamente anche se i mondi inventati da King sono sempre affascinanti e consiglio vivamente la lettura di tutta la saga!

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07 novembre 2007

Nelle Mani Giuste

Autore: Giancarlo De Cataldo
Argomento: Romanzo Storico
Voto: 6 (impalpabile)

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Un passo indietro gigantesco rispetto a Romanzo Criminale.

Si vede chiaramente che dietro al primo libro di De Cataldo c'era una conoscenza approfondita della storia della "Banda della Magliana" mentre in questo tutto è più fumoso e senza sostanza.

Si cerca di legare tutti gli avvenimenti con il solito complotto pluto-giudaico-massonico-fascista, dando più importanza alla fiction "rosa" che alla trama vera e propria.

Trama che si perde in mille rivoli senza dare una chiara indicazione di cosa voglia veramente raccontare l'autore: la vera storia d'Italia, la storia di Scialoja, o che?

Boh, lettura che lascia un po' interdetti e con l'amaro in bocca.

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05 novembre 2007

Il Cacciatore di Aquiloni

Autore: Khaled Hosseini
Argomento: Romanzo
Voto: 8 (affascinante)

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La bella storia di un afghano sullo sfondo degli avvenimenti storici degli ultimi 30 anni di questo martoriato paese.

Finalmente un punto di vista diverso da quello occidentale che ci mostra cosa siano effettivamente l'Afghanistan ed i suoi abitanti.

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Trilogia dell'Impero

Autore: Gore Vidal
Argomento: Saggio Politico
Voto: 8 (eterodosso)

Immagine di Trilogia dell'impero: La fine della libertà­Le menzogne dell'impero­Democrazia tradita


Un libro fondamentale per chi voglia avere un punto di vista non ortodosso sulla storia e sulla società americana degli ultimi 50 anni.

Molto sarcastico e pungente, Vidal non risparmia critiche a nessuno degli ultimi presidenti, mettendoli in relazione con i "padri fondatori" del grande stato americano per evidenziare la loro pochezza ed il loro rifiuto delle leggi fondamentali scritte nella costituzione.

Imperialismo, stato di guerra permanente, limitazione delle libertà personali, sottomissione dei mass-media e della politica alle lobby economiche, ingiustizia sociale sono solo alcuni dei temi affrontati dallo storico americano.

Un libro da leggere assolutamente per avere un quadro critico che ci permetta di comprendere anche ciò che sta avvenendo anche nel nostro paese.

L'unica pecca del libro sta nel fatto di essere una raccolta di discorsi e quindi risulta molto ripetitivo e alla fine un po' noioso.

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16 febbraio 2007

Maledetti Americani

Autore: Massimo Teodori
Argomento: Saggio Politico
Voto: 7.5

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Massimo Teodori ci spiega, in poche pagine ed in modo molto semplice e diretto, perchè destra, sinistra e cattolici italiani abbiano tutti dei motivi di rancore verso gli americani.

Un risentimanto bipartisan che non ha mai permesso di avere con gli americani un rapporto franco di amicizia in cui chi sta con gli americani non sia solo un guerrafondaio o un edonista e chi li critica non sia per forza un comunista o un anti-occidentale.

Insomma alleati più per convenienza che per vera amicizia con coloro che, bisogna ricordarlo, ci hanno liberati dal fascismo e, grazie anche al piano Marshall, hanno favorito il nostro sviluppo economico del dopoguerra.

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12 febbraio 2007

Vittime

Autore: Benny Morris
Argomento: Saggio storico
Voto: 9 (indispensabile)


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Vittime è la storia del conflitto arabo-sionista dal 1881 al 2001.

Benny Morris è uno storico israeliano di sinistra che è stato pure in carcere per aver fatto obiezione di coscienza rifiutandosi di entrare nell'esercito.

Questa precisazione va fatta per capire da che ottica è stata scritta questa storia.

Lo stesso Morris, pur cercando di mantenere la massima imparzialità ed obbiettività, ammette di essersi basato su documenti israeliani anche perchè, di fatto, non esiste una raccolta scientifica e sistematica delle vicende in questione nel mondo arabo.

Vittime è dunque la storia di un conflitto che dura da più di un secolo e che ancora oggi è la scintilla che rischia di fare incendiare tutto il medio-Oriente.

La lettura di Vittime, come quasi tutti i libri prettamente storici, richiede un certo impegno e dedizione perchè i fatti, i personaggi e gli avvenimenti sono molti e ricordarsi gli eventi storici ci aiuta a capire anche ciò che avviene oggi, sfatando anche alcuni luoghi comuni che la dis-informazione scolastica e mediatica ci fa dare per scontati.

L'immigrazione sionista non inizia infatti dopo la Shoa e dopo la II guerra mondiale, ma già negli ultimi anni del XIX secolo a causa dei Pogrom russi e dell'ondata antisemita che pervase tutta l'Europa (famoso il caso Dreyfus reso celebre dal J'accuse di Zola nel 1894) .


Risale dunque al 1881 la prima ondata di immigrati ebrei in Palestina.

Già nel 1917, gli inglesi, con la Dichiarazione Balfour, si impegnano a favorire in Palestina una "Sede Nazionale" per il popolo ebraico.

Nel 1922 la Società delle Nazioni (che poi è diventata l'ONU dopo la II GM) conferma il mandato britannico sulla Palestina e la Trans-Giordania mentre Siria e Libano vengono assegnate alla Francia. Il trono dell'Iraq è assegnato al re Faysal. Questa divisione del territorio arabo, dopo la sconfitta dei Turchi ottomani che lo dominavano, è assolutamente arbitraria e causerà molti dei problemi che ancora oggi persistono nell'area (soprattutto nell'Iraq).

L'immigrazione sionista continua senza sosta, con gli ebrei che comprano a peso d'oro dei terreni pressochè semidesertici e all'epoca improduttivi. Gli ebrei avevano infatti molte ricchezze accumulate in Europa e gli arabi facevano grossi affari vendendo le loro terre.

Il sistema funzionò fino a quando il continuo flusso migratorio e l'alta fertilità degli ebrei li portò a diventare maggioranza in alcune porzioni di Palestina.

Risalgono infatti al 1929 e al 1936 le prime rivolte arabe.

Nel 1937 la Commissione Peel fu la prima a proporre la divisione del paese e il trasferimento degli arabi che si divisero in due fazioni una favorevole alla proposta e una contraria.

E' però la II Guerra Mondiale e l'alleanza degli arabi con l'Asse di Hitller e Mussolini a decretare la loro sconfitta.

Nel 1947 l'ONU sancisce la divisione della Palestina in due stati, uno arabo e uno ebraico con la grande diaspora degli ebrei verso la nuova "terra promessa" dopo le persecuzioni hitleriane.

Inizia così una guerra civile tra arabi ed ebrei che culminerà nel maggio del '48 con l'invasione di Israele da parte di una coalizione di stati arabi tra cui Egitto, Siria, Giordania, Iraq e Libano.

L'esercito israeliano riesce a sconfiggere ad uno ad uno gli invasori ed a rendere effettiva la nascita dello stato di Israele.

Serviranno altre due grandi guerre (nel '67 la guerra dei 6 giorni, e nel '73 la guerra del kippur) per dare ad Israele i confini attuali e per instaurare il clima d'odio che ancora pervade la regione.

Insomma una storia travagliata in cui Morris definisce "Vittime" entrambi i popoli, quello ebreo-israeliano e quello palestinese in una guerra che sembra non poter avere termine.

Tanti sono gli interessi in ballo nella regione e molte sono le convenienze a mantenere lo stato di guerra.

Gli stati arabi infatti hanno bisogno di un nemico esterno, di un capro espiatorio, per nascondere la assoluta incapacità dei loro governi a produrre risultati in campo economico e sociale nonostante le loro grandi ricchezze naturali.

A Israele conviene mantenersi in guerra perchè è di gran lunga più forte dal punto di vista militare e può mantenere facilmente il proprio status quo senza fare alcuna concessione ai palestinesi. Questo assunto è dimostrato anche dal fatto che Rabin, l'artefice degli accordi di pace del 2000, non fu ucciso da un arabo, ma da un fondamentalista ebreo.

Il libro di Morris è dunque un testo fondamentale per chiunque voglia comprendere la situazione mediorientale basandosi sui fatti e non sugli stereotipi e sulle falsità che ci vengono proposti dalla pseudo-informazione politico-partigiana imperante in Italia.

Indispensabile.


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11 febbraio 2007

Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale

Autore: Erich Maria Remarque
Argomento: Romanzo Storico
Voto: 8

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La storia di un giovane, Paolo Baumer, e dei suoi compagni che, poco più che adolescenti, vengono sbattuti in prima linea nel fronte franco-tedesco durante la prima guerra mondiale.

I giovani si trovano faccia a faccia con l'insensatezza e la brutalità della guerra, in una condizione di vita che toglie loro gran parte dell'umanità laciandogli solo lo spirito di sopravvivenza.

Nella carneficina, gli amici di Paolo muoiono ad uno ad uno nella quasi indifferenza e con un fatalismo che vede nella morte l'unica certezza nel futuro prossimo di questi ragazzi.

Anche Paolo cadrà vittima di una granata proprio quando la guerra sembrava essere sul punto di terminare "nel 1918 in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte che il bollettino del Comando Supremo si limitava a queste parole: niente di nuovo sul fronte occidentale".

Niente di nuovo, solo distruzione e morte, sempre la solita vecchia guerra.

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La Guerra dei Dieci Anni

Autore: Alessandro Marzo Magno e vari altri
Argomento: saggio sulla guerra nella ex-Yugoslavia
Voto: 7.5

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Un libro molto interessante per chi voglia capire i motivi che spinsero i vari popoli della ex-Yugoslavia a darsi battaglia tra loro tra il 1991, data della proclamazione di indipendenza della Slovenia, fino al 2001 quando Slobodan Milosevic, l'uomo che aveva spedito i carrarmati federali contro gli sloveni, venne finalmente rinchiuso in un carcere di Belgrado.

Il libro è molto dettagliato e sicuramente non di parte visto che denuncia le atrocità commesse da tutte le parti in causa, senza però tacere le gravi colpe di chi, cercando di mantenere una unità antistorica, cercò in tutti i modi di negare alle altre popolazioni la possibilità di autodeterminarsi.

Molto ben fatte sono anche le descrizioni dei vari leaders politici e militari che giocarono dei ruoli fondamentali nella guerra: da Milosevic, il comunista nazionalista serbo che cercò prima di preservare in tutti i modi l'unità nazionale e, in seguito, di aiutare i leaders serbo-bosniaci in virtù del pan-serbismo, ai vari Arkan, la tigre, Mladic, Karadzic, il leader dei serbo-bosniaci, Tudjman, il presidente croato nazionalista e fascista, fino al leader serbo-musulmano Izetbegovic.

Insomma una guerra di 10 anni è stata combattuta nel pieno dell'Europa, a due passi dall'Italia, sotto gli occhi delle truppe dell'ONU, che hanno assistito inermi a massacri (come a Srebrenica), e dei vari inviati di pace occidentali.

Serve dunque chiedersi il perchè ciò sia successo: dal libro emerge la teoria Huntingtoniana (citata esplicitamente) della guerra di civiltà.

Nulla teneva insieme tre popoli -i serbi, cristiano-ortodossi, i croati, cristiano-cattolici, e i musulmani- dopo la morte di Tito e dopo la caduta del comunismo.

Non sono solo l'ostinazione e la cecità dei dirigenti politici a non aver permesso una dissoluzione consensuale di un paese che è sempre vissuto in stato di guerra fin dalle invasioni turche del XVI secolo, fin dalle lotte tra russi ed austriaci che hanno fatto da scintilla alla I Guerra Mondiale, fin dalle lotte tra i fascisti croati e i comunisti serbi nella II GM che portarono alla vittoria di Tito ed all'unificazione dei popoli yugoslavi in uno stato tenuto assieme solo dall'ideologia comunista e dalla dittatura titina (un inqiuietante parallelo può essere fatto con l'odierno Iraq).

Il libro è comunque molto ben fatto anche se di lettura difficile perchè ci sono tantissimi nomi, tanti fatti da ricordare ed è assolutamente necessaria una cartina per capire l'ubicazione dei vari eventi.

Utile per chi voglia approfondire le ragioni di una guerra che ha messo a ferro e fuoco i balcani per l'ennesima volta.

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27 gennaio 2007

Angeli e Demoni




Autore: Dan Brown
Argomento: Romanzo d'azione
Voto: 4.5 (soldi buttati)

Sull'onda emotiva suscitata dalla lettura de "Il Codice Da Vinci" ho voluto provare questo prequel tanto pubblicizzato.

In realtà Angeli e Demoni è una fotocopia venuta male del "codice".
All'inizio il libro sembra esattamente identico e i protagonisti sono gli stessi: c'è un morto, c'è Langdon che è accompagnato da una parente giovane e bella del morto, c'è un misterioso assassino.

Il linguaggio è lo stesso, ma l'andrenalina che si trovava nel codice, in Angeli e Demoni si trasforma in comicità involontaria e scene che dovrebbero essere piene di suspance sfociano tristemente nel grottesco (come il volo da 5000 metri con il protagonista appeso ad un telo cerato che riesce a centrare in pieno il Tevere, bleah, disgustoso).

L'assassino è straordinariamente efficiente con tutti, ma diventa un mezzo dawn quando incontra Langdon che forse gli procura lo stesso effetto della Kryptonite per Superman.

La Chiesa Cattolica è ovviamente al centro della trama (talmente scontata che a metà del libro si sa già chi è l'artefice del complotto), come se bastasse questa presenza a creare mistero.

L'unica cosa positiva del libro è l'ambientazione nella Roma barocca del Bernini.

Insomma se avete 16 Euro che vi avanzano, regalatele ad un amico o al primo che passa, farete una buona azione e non perderete il vostro tempo in una lettura così insulsa.

Pessimo.


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26 gennaio 2007

I Fiori Blu

Autore: Raymond Queneau
Argomento: Romanzo
Voto: 7

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Raramente (diciamo mai prima d'ora) mi era capitato di leggere un libro fino a pagina 100 e di non capire assolutamente né la trama, né i personaggi, né l'ambientazione.
Ho provato il desiderio di gettarlo via, ma fortunatamente ho proseguito in una lettura imprevedibile, con un linguaggio incomprensibile ma ironico ed accattivante, ambientata in un mondo in bilico tra sogno e realtà, dove sogno e realtà si mischiano, si fondono ed alla fine non si distinguono più.
La storia è quella di un tale Cidrolin, che, dormendo, viaggia nel passato nei panni del Duca D'Auge.
Si va dal Medio Evo alla Rivoluzione Francese, fino ai giorni nostri in cui i due si incontrano nella realtà sull'Arca (in realtà una chiatta) di Cidrolin.
Un libro raro come un fiore blu.
Un libro che è un po' come un quadro completamente bianco: forse non significa nulla, ma tutti tentano di dargli un significato!
Un motivo in più per leggerlo? La traduzione del grande Italo Calvino che è riuscito a rendere gradevole nella lingua italiana un libro decisamente intraducibile!

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25 gennaio 2007

Lo Scontro delle Civiltà - e il nuovo ordine mondiale

Autore: Samuel P. Huntington
Argomento: Saggio di Geopolitica
Voto: 8

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Quello di Huntington è uno dei saggi più discussi e più controversi degli ultimi anni.
La tesi principale espressa in questo libro è quella della divisione del mondo in "civiltà", ovvero in aree omogenee per lingua, religione, tradizione e costumi.
Passata l'era delle ideologie con la fine della guerra fredda, gli uomini cercano quindi di raggrupparsi con i loro vicini riconfigurando la politica mondiale secondo uno schema di affinità culturali.
Il mondo viene così diviso in 9 civiltà: quella Occidentale formata da Europa cattolica e protestante, America del Nord e Australia, quella Latino Americana, quella Ortodossa, quella Islamica, quella Sinica (la Cina), quella Indiana, quella Buddista (Indocina, Tibet, Mongolia), quella Giapponese e quella Africana (l'Afrcia non islamica).
Queste civiltà hanno ognuna le proprie peculiarità, ad es. quella Occidentale ha uno "stato guida", gli USA, mentre quella Islamica non lo ha, e ogni civiltà ha rapporti più o meno pacifici con le altre.
La definizione più convincente e verificabile del libro di Huntington, è quella della "guerra di faglia": se oggi guardiamo alle guerre combattute nel mondo, è possibile verificare che esse avvengono quasi tutte lungo le "faglie" ovvero i confini tra le varie civiltà.
Lo testimoniano chiaramente le guerre in Bosnia, in Cecenia, nel Kashmir, in Sudan, nello Sri Lanka, ecc...
In questo scenario multipolare, l'Occidente ha ancora il predominio, ma deve temere due civiltà emergenti: da un lato quella Islamica, che con la sua forte espansione demografica tende a diventare la più popolosa e la più giovane del mondo (e si può notare che più una popolazione è giovane, più è incline alle rivolte ed alle guerre).
Dall'altro lato c'è lo sviluppo economico tumultuoso della Cina che presto soppianterà le stagnanti economie occidentali con possibile sviluppo di forti attriti con lo stesso Occidente.
Insomma la storia non è certo finita con la caduta del muro di Berlino, ma si è solamente passati da un mondo fortemente bipolare ad uno multipolare in cui i rapporti tra le varie civiltà sono molto più complessi ed i rischi di conflitta (magari locali) molto più alti.
Il libro finisce con un mezzo delirio su una ipotetica terza guerra mondiale che lascia un pò il tempo che trova, ma in generale l'analisi di Huntington può essere per grandi tratti condivisibile.

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14 gennaio 2007

Cambiare Regime

Autore: Christian Rocca
Argomento: Saggio Politico
Voto: 7.5

L'ultimo libro di Christian Rocca, inviato speciale del "Foglio" e attento conoscitore della politica americana e della geo-politica, risponde principalmente ad una domanda: qual'è una politica estera di sinistra?

Rocca si chiede infatti perchè i partiti della sinistra italiana si ostinino a difendere dei regimi dittatoriali (Castro, Saddam, il governo palestinese e tanti altri) che non mettono al primo posto il benessere delle persone da loro governate, ma che invece le usano per i loro interessi e le sfruttano per i loro fini.

La sinistra, che si propone di difendere i ceti più deboli, dovrebbe fare l'esatto contrario e dovrebbe battersi per promuovere la democrazia ed il rispetto dei diritti umani in tutti i paesi del mondo.

Essa invece si trincera ancora dietro le bandiere del pacifismo e dell'anti-americanismo non capendo che non sono gli USA i colpevoli di tutti i mali del mondo e che essere "pacifisti senza se e senza ma" serve solo a mantenere lo status quo di quei paesi in cui prosperano i dittatori più sanguinari.

Un serio esame di coscienza sarebbe necessario alla sinistra italiana che è rimasta attaccata a ideali e pregiudizi della guerra fredda senza notare che la guerra fredda è finita da quasi 20 anni e che nel frattempo il mondo è cambiato.

Un unico appunto che si può fare a Rocca è che lui, al contrario della sinistra, è anche troppo ingenuamente filo-americano e sposa anche delle posizioni sbagliate dell'amministrazione attuale e dei neo-con.

Ad esempio la situazione attuale in Iraq ci dimostra come intraprendere questa guerra sia stato sbagliato non per motivi ideologici, ma perchè in pratica il popolo iracheno (o i vari popoli che abitano all'interno dei confini di questo stato) sono passati dalla padella alla brace e gli americani non sanno più che pesci pigliare.

Un pò ingenua è anche la visione che ha Rocca dei neo-con che avrebbero il solo scopo di portare la democrazia, con le buone o con le cattive, in tutti quei paesi in cui ancora non c'è.

Questo però non è propriamente esatto, infatti gli USA, da stato pragmatico quale sono, agiscono solo dove hanno degli interessi da difendere (diciamo che il medio oriente gli sta a cuore molto più dell'Africa ad es.).

Cambiare regime è comunque un libro interessante e ricco di spunti e ringrazio Gianluigi di avermelo regalato!

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11 gennaio 2007

Armi, Acciaio e Malattie

Autore: Jared Diamond
Argomento: Saggio
Voto: 10 (tutti dovrebbero leggerlo!)

In questo saggio Diamond cerca di dare una risposta scientifica alla domanda ingenua quanto intelligente di un indigeno della Nuova Guinea che gli chiedeva perchè fossero stati gli europei ad invadere la sua terra e non viceversa.

A questa domanda molti hanno risposto partendo da punti di vista ideologici che volevano far risaltare la supremazia innata della razza bianca europea rispetto a tutti gli altri popoli del mondo.

Diamond sfata questa visione razzista e superficiale cercando si analizzare scientificamente la storia dell'uomo negli ultimi 13.000 anni.

-Come è nata l'agricoltura?
-Perchè l'uomo è passato da cacciatore-raccoglitore ad agricoltore?
-Dove si poteva sviluppare meglio l'agricoltura?
-In quali posti c'erano animali addomesticabili?
-Perchè alcuni popoli si sono immunuzzati da alcune malattie, mentre altri no?
-Perchè la scrittura si è sviluppata prima in determinate società?

Questi sono solo alcuni dei quesiti a cui Diamond risponde in modo geniale e pragmatico spiegandoci come cause geografiche e naturali abbiano favorito lo sviluppo della civiltà in alcune regioni del pianeta sfavorendone invece altre.

Un libro di facile lettura ed assolutamente imperdibile.

Diamond è un mito!

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07 gennaio 2007

Cronache del Dopobomba

Autore: Philip K. Dick
Argomento: Romanzo su un futuro post-atomico
Voto: 7

Cosa succede all'umanità dopo lo scoppio di una guerra atomica?
Dick descrive la vita di una piccola comunità post-atomica californiana in cui si cerca di rioraganizzare una società tenuta assieme e rinfrancata dalle trasmissioni radio di un astronauta rimasto in orbita allo scoppio della guerra.
In questa società sono dipinte figure mostruose come il professore folle che ha innescato la catastrofe atomica, la bambina con un fratello, dotato di poteri psichici, all'interno del suo corpo, il factotum focomelico che riesce a muovere gli oggetti ed a forgiare la materia con la sola forza del pensiero.
Accanto a queste aberrazioni della natura ci sono però anche forze positive e vitali che fanno intravedere un possibile ritorno alla normalità di una umanità che riesce a superare anche i momenti più difficili.

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Una Svastica sul Sole

Autore: Philip K. Dick
Argomento: Storia Alternativa (What If)
Voto: 7.5

Cosa sarebbe successo al mondo se giapponesi e nazisti avessero vinto la seconda guerra mondiale?
Il mondo sarebbe stato diviso tra le due grandi potenze, la popolazione africana sterminata dai tedeschi, gli ebrei perseguitati ovunque e l'America smembrata in tre parti:
Ad Est i tedeschi portano il loro sistema industriale, la costa Ovest diventa una provincia del Sol Levante e in mezzo lo stato cuscinetto autonomo.
In questo contesto si sviluppa la trama di Dick, fatta di americani impauriti e con complessi di inferiorità verso i loro dominatori e di trame ed intrighi politici per la successione del defunto fuhrer della Germania.
C'è inoltre un libro vietato, ma di grande successo, che narra una storia ipotetica in cui americani ed inglesi hanno vinto la guerra mondiale.
Un What If nel What If, uno specchio che si riflette nello specchio, la realtà che diventa illusione e viceversa.
Una delle opere più riuscite di Dick.

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Il Signore delle Mosche

Autore: William Golding
Argomento: Romanzo
Voto: 7

L'anti Dafoe per eccellenza. Se Robinson Crusoe rappresenta tutti i valori positivi dell'inglese medio del XVIII secolo -civiltà, know-how, sicurezza, bontà- i piccoli personaggi di Golding rappresentano efficacemente l'insicurezza del novecento e la sua negatività. A prevalere sono dunque le paure irrazionali e l'istinto omicida insito nell' animo umano che lo fanno regredire allo stato selvaggio.
Pessimistico.

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06 gennaio 2007

Romanzo Criminale

Autore: Massimo De Cataldo
Argomento: Romanzo Giallo-Storico
Voto: 8

Nel fare una recensione di “Romanzo Criminale” l’ultimo libro di Giancarlo De Cataldo, ho le stesse difficoltà provate dopo la lettura de “Il Codice Da Vinci” di Dan Brown.
In questo caso, anche più che nel bestseller di Brown, è difficile capire dove finisca la finzione e dove inizi la realtà, in quanto il romanzo è talmente verosimile da poter essere scambiato per una “storia vera”.
De Cataldo è infatti un magistrato presso la Corte d’Assise di Roma ed è presumibilmente a conoscenza di molte delle carte processuali che riguardano la storia della famigerata “Banda della Magliana”, storia che è anche la trama del romanzo in questione.
In Romanzo Criminale si parla infatti della nascita, dello sviluppo, degli intrecci tra la banda e lo Stato (con la politica e con i servizi segreti) e della sua implicazione nei più gravi fatti di cronaca nera degli ultimi trent’anni: dall’omicidio di Pasolini, al rapimento di Moro, alla strage della stazione di Bologna, alla bomba sull’Italicus.
La storia è dunque talmente verosimile che probabilmente, cambiando i nomi dei personaggi, non si andrebbe molto distante dalla realtà dei fatti, anche se bisognerebbe leggere qualche vero saggio sull’argomento (io ho comprato “La Banda della Magliana” di G. Flamini) per capire meglio dove inizino le invenzioni dell’autore.
Il libro è scritto con un ritmo molto serrato e sembra quasi la sceneggiatura di un film (che tra l’altro è uscito da pochi mesi) e, nonostante le più di 600 pagine, non risulta mai noioso, ma tiene sempre viva l’attenzione e la suspence.
Insomma complimenti a De Cataldo per aver saputo raccontarci una storia avvincente, interessante e che ci porta a riflettere sulla storia recente del nostro paese invitandoci, allo stesso tempo, ad approfondire gli argomenti alla base del libro.

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Il Profumo

Autore: Suskind
Argomento: Romanzo
Voto: 8

L'olfatto, un senso sottovalutato dall'uomo e che viene quasi ignorato, ma che invece è importantissimo nella nostra vita di individui e nell'ambito sociale.

Il profumo parla di un uomo, Grenouille, che non dà nulla e non riceve nulla dal mondo se non le sensazioni olfattive.

Egli non emana alcun odore, ma col suo naso riesce a percepirne ogni più piccola traccia ed a catalogarla nel suo cervello.

La sua vita dipende dalle sensazioni olfattive fin dalla nascita in una pescheria di Parigi (forse il luogo più maleodorante del mondo nel '700); egli fa di tutto per carpire nuovi odori (arrivando fino ad uccidere), e, diventando profumiere, riesce a imparare tutti i modi per ottenere gli odori e per conservarli.

La sua ricerca ossessiva lo porta ad inventare un profumo che riesce addirittura a controllare le menti umane.

Questa però sarà anche la sua fine perchè arrivato ad ottenere ciò che ha ricercato tutta la vita, Grenouille si accorge della inutilità del suo lavoro e della sua vita (in realtà il protagonista non è altro che un pazzo misantropo completamente alienato) e gli resta solo la morte.

Scritto in maniera accattivante ed ironica, il libro porta il lettore in un mondo fatto di odori dandogli un punto di vista insolito ed affascinate.

Dopo aver letto il libro vi sembrerà quasi di avere un olfatto più acuto!

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